PROGETTO PER I PESCATORI DELLE ISOLE DI FOGO E DI BRAVA
Il progetto nasce dal desiderio di padre Ottavio di rendere più semplice il faticoso lavoro dei pescatori delle isole di Fogo e Brava a Capo Verde.
Il progetto che coinvolgerà le autorità locali con il sostegno di vari professionisti dall’Italia, è suddiviso in più fasi e garantirà ai pescatori:
Il progetto nasce dal desiderio di padre Ottavio di rendere più semplice il faticoso lavoro dei pescatori delle isole di Fogo e Brava a Capo Verde.
Il progetto che coinvolgerà le autorità locali con il sostegno di vari professionisti dall’Italia, è suddiviso in più fasi e garantirà ai pescatori:
Ad oggi, nel porto di São Filipe è già in funzione il primo modello di “marsupio” realizzato per venire incontro alle esigenze dei pescatori.
Si tratta di un prototipo realizzato nelle officine del fratello di padre Ottavio, Giacomino Fasano, in collaborazione con Sergio Gavotto (per l’ideazione) e Domenico Fassi (per la meccanica del motore).
Il risultato ottenuto è una macchina che riesce a trasportare le barche da pesca dal mare alla terra ferma e viceversa, risparmiando la fatica di dover impiegare svariate persone per il trasporto manuale, con grande dispendio di energia.
Questa prima tappa del progetto è stata inaugurata il 12 luglio 2019 alla presenza del Primo Ministro di Capo Verde e del Ministro della Marina Mercantile che ha parlato di una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda il metodo della pesca a Capo Verde.
Il “marsupio” rappresenta a pieno titolo il primo passo significativo per la realizzazione del progetto dedicato ai pescatori di Fogo e Brava, patrocinato dall’Accademia dei Lincei.
La fase successiva sarà quella di erigere alcune strutture nel porto di São Felipe, locali appositamente studiati per le molteplici necessità dei pescatori. A luglio è stata posata la prima pietra del primo edificio antistante il mare.
Ad oggi, nel porto di São Filipe è già in funzione il primo modello di “marsupio” realizzato per venire incontro alle esigenze dei pescatori.
Si tratta di un prototipo realizzato nelle officine del fratello di padre Ottavio, Giacomino Fasano, in collaborazione con Sergio Gavotto (per l’ideazione) e Domenico Fassi (per la meccanica del motore).
Il risultato ottenuto è una macchina che riesce a trasportare le barche da pesca dal mare alla terra ferma e viceversa, risparmiando la fatica di dover impiegare svariate persone per il trasporto manuale, con grande dispendio di energia.
Questa prima tappa del progetto è stata inaugurata il 12 luglio 2019 alla presenza del Primo Ministro di Capo Verde e del Ministro della Marina Mercantile che ha parlato di una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda il metodo della pesca a Capo Verde.
Il “marsupio” rappresenta a pieno titolo il primo passo significativo per la realizzazione del progetto dedicato ai pescatori di Fogo e Brava, patrocinato dall’Accademia dei Lincei.
La fase successiva sarà quella di erigere alcune strutture nel porto di São Felipe, locali appositamente studiati per le molteplici necessità dei pescatori. A luglio è stata posata la prima pietra del primo edificio antistante il mare.
Maria da Ressurreição Graça
La realizzazione di questa prima fase del progetto per i pescatori delle isole di Fogo e Brava è un sogno di padre Ottavio che mi emoziona tantissimo. Mai avevo sentito le massime autorità capoverdiane esprimersi usando termini come “nuova rivoluzione per lo sviluppo di Capo Verde” in occasione del varo del “marsupio”.
Ciò significa che una volta portato a termine l’intero progetto, il settore economico principale su cui si basa l’economia capoverdiana, la pesca appunto, non sarà più la stessa. Tutti i pescatori potranno quindi svolgere il loro lavoro in maniera radicalmente diversa e più efficiente.
Una novità assoluta che avrà dei benefici e delle ricadute sorprendentemente positive per tutto il nostro arcipelago.
Presidente do Conselho Diretivo da ASDE, Maria da Ressurreição Graça
La realizzazione di questa prima fase del progetto per i pescatori delle isole di Fogo e Brava è un sogno di padre Ottavio che mi emoziona tantissimo. Mai avevo sentito le massime autorità capoverdiane esprimersi usando termini come “nuova rivoluzione per lo sviluppo di Capo Verde” in occasione del varo del “marsupio”.
Ciò significa che una volta portato a termine l’intero progetto, il settore economico principale su cui si basa l’economia capoverdiana, la pesca appunto, non sarà più la stessa. Tutti i pescatori potranno quindi svolgere il loro lavoro in maniera radicalmente diversa e più efficiente.
Una novità assoluta che avrà dei benefici e delle ricadute sorprendentemente positive per tutto il nostro arcipelago.