Domenico Fasano nasce il 12 ottobre 1936 a Racconigi. È il terzo di quattro figli. Aveva 11 anni quando il papà, meccanico aeronautico che aveva una sua officina, perde la vita investito da un camion, il 7 maggio 1947. Un episodio che segna il suo carattere e le future scelte della sua vita.
A 13 anni entra in seminario a Bra. Diventato frate cappuccino e compiuti gli studi teologici è ordinato sacerdote il 25 febbraio 1962. Prende il nome di Ottavio.
L’anno successivo viene nominato Segretario delle Missioni Estere, che sotto il suo impulso creativo diventa il motore propulsore di tutta la realtà solidale di Capo Verde.
Nel 1968 compie il suo primo avventuroso viaggio nell’arcipelago capoverdiano.
Lo stesso anno fonda la rivista di informazione e formazione missionaria “Uomini per gli Uomini” la cui redazione è composta da volontari. Il giornale racconta la vita concreta della missione e dei progetti sociali e di aiuto allo sviluppo delle isole di Capo Verde.
Nel 1970 padre Ottavio fonda con un gruppo di giovani e di volontari torinesi la Cooperativa SPES, azienda dolciaria con sede a Torino, nel comprensorio del convento dei Frati Cappuccini. L’idea è quella di cooperare in modo solidale e continuo con l’arcipelago di Capo Verde.
Ancora oggi, seppur ceduta ai Giuseppini del Murialdo, GRUPPOSPES continua il progetto solidale originario, aiutando persone socialmente svantaggiate a integrarsi nella collettività attraverso il lavoro.
Attualmente è in trattativa per l’acquisizione del marchio Pernigotti.
Nel 1972, con padre Federico Cerrone e padre Camillo Torassa, padre Ottavio dà vita a un lebbrosario sull’Isola di Fogo, Casa Betania, per lottare contro la lebbra, piaga piuttosto diffusa nelle isole di Capo Verde fino al 1990, quando il Ministero della Salute la dichiarerà debellata.
Nel 1977 dà vita al progetto Case al Povero per fornire alle famiglie più indigenti dell’arcipelago capoverdiano materiale per la costruzione di abitazioni dignitose e di cisterne d’acqua. In circa 15 anni vengono costruite oltre 700 case.
La passione per la fotografia di padre Ottavio diventa presto passione per la televisione. Nel 1982, grazie al supporto dell’allora Direttore Tecnico della RAI di Torino, l’ing. Mario Bollito e dei suoi collaboratori, nasce la NOVA-T, casa di produzione di programmi televisivi a carattere ecclesiale, didattico e culturale che pone l’attenzione sui Paesi in via di Sviluppo, allora molto trascurati dai mass media, con l’obiettivo di dare voce a chi non ce l’ha.
Anima i gruppi di Incontro Matrimoniale di parrocchie torinesi e dell’Equipe Notre Dame.
Tra il 1986 e il 1987 padre Ottavio conduce la trasmissione TV “Tempo di Speranza” su Telecupole. Collabora con altre emittenti televisive piemontesi come Telesubalpina e Telestudio. Il suo obiettivo è sempre quello di portare il Vangelo e notizie missionarie all’attenzione del grande pubblico.
Nel 1992 padre Ottavio avvia una libreria con annessa cartoleria nella cittadina di Mindelo sull’sola di São Vicente. Nello stesso anno, sempre con l’aiuto e il supporto tecnico dell’ing. Mario Bollito della RAI di Torino dà vita a Radio Nova, la radio dei Frati Cappuccini per la formazione e l’informazione dei cittadini, trasmettendo cultura e intrattenimento 24 ore su 24, tutti i giorni, in tutto l’arcipelago di Capo Verde.
Attualmente Radio Nova prosegue la sua programmazione a seguito dell’acquisizione da parte del gruppo “Radio Maria”.
Tra il 1997 e il 2010 insieme ai frati missionari cappuccini si fa promotore e sostenitore di 32 scuole per l’infanzia costruite in varie isole dell’arcipelago capoverdiano.
Tra il 1997 e il 1998 realizza sull’isola di Sant’Antão 30 case del “Villaggio Speranza” a favore delle famiglie povere.
È un decennio di grande fermento operativo e progettuale per padre Ottavio. Incomincia a promuovere iniziative sempre più mirate alle isole di Fogo e di Santiago. La sua convinzione, motivata dal suo percorso di vita missionaria e di fede, è quella di guardare al coinvolgimento del maggior numero di laici e di professionisti che possano mettere al servizio dei più poveri di Capo Verde il proprio tempo e le proprie capacità.
Per questa ragione nel 2000 nasce AMSES Onlus, associazione laica per dare continuità ai progetti del Centro Missioni Estere dei Frati Cappuccini Piemontesi nell’arcipelago di Capo Verde mentre nel 2003 nasce l’associazione capoverdiana ASDE, che gestisce i progetti di cooperazione a Capo Verde, poi sostituita dalla Fondazione Padre Ottavio Fasano. Sempre nel 2003 nasce, ispirata da padre Ottavio, l’associazione di comuni del cuneese “Insieme per la Solidarietà“.
Numerosi sono i progetti che prendono vita a Capo Verde in questo decennio: dalla Pousada Paz e Bem al Centro Socio Sanitario Ospedale San Francesco, dalla Vigna Maria Chaves a Casa Manuela Irgher e Casa dell’Amicizia, dalla Cantina Monte Barro alle Case del Sole.
Padre Ottavio vive costantemente tra Italia e Capo Verde per consolidare il ponte di solidarietà tra Europa e Africa. Il suo convento in Piemonte è quello di Bra, la sua casa capoverdiana è a São Felipe nell’isola di Fogo.
È convinto che i progetti di promozione umana nati a Capo Verde debbano completare la crescita di questo popolo in termini economici e sanitari ma anche culturali. Quindi a fianco del Centro Socio Sanitario Ospedale San Francesco d’Assisi e della Vigna Maria Chaves nasce l’Auditorium Padre Pio Gottin.
L'Associazione Amses Onlus e la Fondazione Padre Ottavio Fasano di diritto capoverdiano lavorano insieme per portare a termine i numerosi progetti frutto dei sogni di padre Ottavio.
Il decennio si chiude con l’ultima grande sfida che vedrà la luce nel 2020: l’Hospice Nossa Senhora da Encarnação sull’Isola di Fogo. L’attenzione di padre Ottavio, attraverso il Centro per le cure palliative, abbraccia la donna e l’uomo a Capo Verde per garamtire dignità negli ultimi istanti di vita.
Domenico Fasano nasce il 12 ottobre 1936 a Racconigi. È il terzo di quattro figli. Aveva 11 anni quando il papà, meccanico aeronautico che aveva una sua officina, perde la vita investito da un camion, il 7 maggio 1947. Un episodio che segna il suo carattere e le future scelte della sua vita.
A 13 anni entra in seminario a Bra. Diventato frate cappuccino e compiuti gli studi teologici è ordinato sacerdote il 25 febbraio 1962. Prende il nome di Ottavio.
L’anno successivo viene nominato Segretario delle Missioni Estere, che sotto il suo impulso creativo diventa il motore propulsore di tutta la realtà solidale di Capo Verde.
Nel 1968 compie il suo primo avventuroso viaggio nell’arcipelago capoverdiano.
Lo stesso anno fonda la rivista di informazione e formazione missionaria “Uomini per gli Uomini” la cui redazione è composta da volontari. Il giornale racconta la vita concreta della missione e dei progetti sociali e di aiuto allo sviluppo delle isole di Capo Verde.
Nel 1970 padre Ottavio fonda con un gruppo di giovani e di volontari torinesi la Cooperativa SPES, azienda dolciaria con sede a Torino, nel comprensorio del convento dei Frati Cappuccini. L’idea è quella di cooperare in modo solidale e continuo con l’arcipelago di Capo Verde.
Ancora oggi, seppur ceduta ai Giuseppini del Murialdo, GRUPPOSPES continua il progetto solidale originario, aiutando persone socialmente svantaggiate a integrarsi nella collettività attraverso il lavoro.
Attualmente è in trattativa per l’acquisizione del marchio Pernigotti.
Nel 1972, con padre Federico Cerrone e padre Camillo Torassa, padre Ottavio dà vita a un lebbrosario sull’Isola di Fogo, Casa Betania, per lottare contro la lebbra, piaga piuttosto diffusa nelle isole di Capo Verde fino al 1990, quando il Ministero della Salute la dichiarerà debellata.
Nel 1977 dà vita al progetto Case al Povero per fornire alle famiglie più indigenti dell’arcipelago capoverdiano materiale per la costruzione di abitazioni dignitose e di cisterne d’acqua. In circa 15 anni vengono costruite oltre 700 case.
La passione per la fotografia di padre Ottavio diventa presto passione per la televisione. Nel 1982, grazie al supporto dell’allora Direttore Tecnico della RAI di Torino, l’ing. Mario Bollito e dei suoi collaboratori, nasce la NOVA-T, casa di produzione di programmi televisivi a carattere ecclesiale, didattico e culturale che pone l’attenzione sui Paesi in via di Sviluppo, allora molto trascurati dai mass media, con l’obiettivo di dare voce a chi non ce l’ha.
Anima i gruppi di Incontro Matrimoniale di parrocchie torinesi e dell’Equipe Notre Dame.
Tra il 1986 e il 1987 padre Ottavio conduce la trasmissione TV “Tempo di Speranza” su Telecupole. Collabora con altre emittenti televisive piemontesi come Telesubalpina e Telestudio. Il suo obiettivo è sempre quello di portare il Vangelo e notizie missionarie all’attenzione del grande pubblico.
Nel 1992 padre Ottavio avvia una libreria con annessa cartoleria nella cittadina di Mindelo sull’sola di São Vicente. Nello stesso anno, sempre con l’aiuto e il supporto tecnico dell’ing. Mario Bollito della RAI di Torino dà vita a Radio Nova, la radio dei Frati Cappuccini per la formazione e l’informazione dei cittadini, trasmettendo cultura e intrattenimento 24 ore su 24, tutti i giorni, in tutto l’arcipelago di Capo Verde.
Attualmente Radio Nova prosegue la sua programmazione a seguito dell’acquisizione da parte del gruppo “Radio Maria”.
Tra il 1997 e il 2010 insieme ai frati missionari cappuccini si fa promotore e sostenitore di 32 scuole per l’infanzia costruite in varie isole dell’arcipelago capoverdiano.
Tra il 1997 e il 1998 realizza sull’isola di Sant’Antão 30 case del “Villaggio Speranza” a favore delle famiglie povere.
È un decennio di grande fermento operativo e progettuale per padre Ottavio. Incomincia a promuovere iniziative sempre più mirate alle isole di Fogo e di Santiago. La sua convinzione, motivata dal suo percorso di vita missionaria e di fede, è quella di guardare al coinvolgimento del maggior numero di laici e di professionisti che possano mettere al servizio dei più poveri di Capo Verde il proprio tempo e le proprie capacità.
Per questa ragione nel 2000 nasce AMSES Onlus, associazione laica per dare continuità ai progetti del Centro Missioni Estere dei Frati Cappuccini Piemontesi nell’arcipelago di Capo Verde mentre nel 2003 nasce l’associazione capoverdiana ASDE, che gestisce i progetti di cooperazione direttamente a Capo Verde.
Sempre nel 2003 nasce, ispirata da padre Ottavio, l’associazione di comuni del cuneese “Insieme per la Solidarietà“.
Numerosi sono i progetti che prendono vita a Capo Verde in questo decennio: la Pousada Paz e Bem, una pensione, il Centro Socio Sanitario Ospedale San Francesco d’Assisi, la Vigna Maria Chaves, Casa Manuela Irgher per il programma “Donna e Bambino”, Casa Dell’Amicizia, Cantina Monte Barro, le Case del Sole.
Padre Ottavio vive costantemente tra Italia e Capo Verde per consolidare il ponte di solidarietà tra Europa e Africa. Il suo convento in Piemonte è quello di Bra, la sua casa capoverdiana è a São Felipe nell’isola di Fogo.
È convinto che i progetti di promozione umana nati a Capo Verde debbano completare la crescita di questo popolo in termini economici e sanitari ma anche culturali. Quindi a fianco del Centro Socio Sanitario Ospedale San Francesco d’Assisi e della Vigna Maria Chaves nasce l’Auditorium Padre Pio Gottin.
Le due associazione, AMSES e ASDE, lavorano insieme per portare a termine i numerosi progetti frutto dei sogni di padre Ottavio.
Il decennio si chiude con l’ultima grande sfida che vedrà la luce nel 2020: l’Hospice Nossa Senhora da Encarnação sull’Isola di Fogo. L’attenzione di padre Ottavio, attraverso il Centro per le cure palliative, abbraccia la donna e l’uomo a Capo Verde per garamtire dignità negli ultimi istanti di vita.