A quel tempo l’isola di Fogo era dotata solo di un vecchio ospedale con apparecchiature alquanto vetuste: le radiografie si basavano su di un apparecchio vecchio di alcune decine di anni ed il Laboratorio Analisi offriva esami semplici e basilari.
Nella pratica l’ospedale era poco più di un’Infermeria.
A questa realtà occorre aggiungere che i trasporti aerei con la vicina isola di Santiago, ove era operativo l’ospedale nella città di Praia, erano alquanto discontinui. Di conseguenza gli interventi urgenti erano pressoché inesistenti.
Per far fronte a questa precaria situazione, padre Ottavio coinvolge alcuni medici specialisti italiani disposti a mettere la loro professionalità a servizio della popolazione di Capo Verde.
Dopo le prime esperienze, però, matura ferma la convinzione che apportare un servizio volontario non risolve nulla, è necessario realizzare un ospedale che dia garanzia di solidità, di presenza e di continuità.
La scelta del luogo ricade su Fogo, isola che ha visto il primo insediamento cappuccino.
Presa la decisione si parte con fermezza.
Padre Ottavio è il punto forte di riferimento, di animazione quotidiana e di sicurezza operativa.
A quel tempo l’isola di Fogo era dotata solo di un vecchio ospedale con apparecchiature alquanto vetuste: le radiografie si basavano su di un apparecchio vecchio di alcune decine di anni ed il Laboratorio Analisi offriva esami semplici e basilari.
Nella pratica l’ospedale era poco più di un’Infermeria.
A questa realtà occorre aggiungere che i trasporti aerei con la vicina isola di Santiago, ove era operativo l’ospedale nella città di Praia, erano alquanto discontinui. Di conseguenza gli interventi urgenti erano pressoché inesistenti.
Per far fronte a questa precaria situazione, padre Ottavio coinvolge alcuni medici specialisti italiani disposti a mettere la loro professionalità a servizio della popolazione di Capo Verde.
Dopo le prime esperienze, però, matura ferma la convinzione che apportare un servizio volontario non risolve nulla, è necessario realizzare un ospedale che dia garanzia di solidità, di presenza e di continuità.
La scelta del luogo ricade su Fogo, isola che ha visto il primo insediamento cappuccino.
Presa la decisione si parte con fermezza.
Padre Ottavio è il punto forte di riferimento, di animazione quotidiana e di sicurezza operativa.
Da inizio 2004 l’ospedale inizia a funzionare a pieno regime con l’attività di una trentina di dipendenti (medici, infermieri, personale sanitario ed ausiliario) e molti volontari che si avvicendano negli anni a prestare la propria opera nel settore sanitario e tecnico.
Per la realizzazione e la gestione dell’ospedale padre Ottavio sigla numerosi accordi di collaborazione con Enti governativi capoverdiani ed organismi italiani pubblici e privati.
Parallelamente, nel corso degli anni, si attuano molteplici interventi formativi a favore di medici e personale sanitario sia in Capo Verde che presso Ospedali ed Università in Italia.
Nell’anno 2012, mantenendo fede ai principi fondanti dell’Associazione che vedono l’accompagnamento allo sviluppo ed all’autogestione, l’Ospedale San Francesco d’Assisi viene donato allo Stato capoverdiano.
Da inizio 2004 l’ospedale inizia a funzionare a pieno regime con l’attività di una trentina di dipendenti (medici, infermieri, personale sanitario ed ausiliario) e molti volontari che si avvicendano negli anni a prestare la propria opera nel settore sanitario e tecnico.
Per la realizzazione e la gestione dell’ospedale padre Ottavio sigla numerosi accordi di collaborazione con Enti governativi capoverdiani ed organismi italiani pubblici e privati.
Parallelamente, nel corso degli anni, si attuano molteplici interventi formativi a favore di medici e personale sanitario sia in Capo Verde che presso Ospedali ed Università in Italia.
Nell’anno 2012, mantenendo fede ai principi fondanti dell’Associazione che vedono l’accompagnamento allo sviluppo ed all’autogestione, l’Ospedale San Francesco d’Assisi viene donato allo Stato capoverdiano.
Credo che sia un’opera estremamente utile agli abitanti di Fogo, perché permetterà trattamenti medici fono a poco tempo fa impossibili da effettuare. Inoltre, è un bell’atto di solidarietà tra popoli e persone che si stimano.<br>
Mi congratulo coi promotori di quest’opera e con tutti coloro che, generosamente, offrono il proprio sostegno e le proprie conoscenze ai capoverdiani, in particolare ai più sprovvisti di mezzi.”<br>
Credo che sia un’opera estremamente utile agli abitanti di Fogo, perché permetterà trattamenti medici fono a poco tempo fa impossibili da effettuare. Inoltre, è un bell’atto di solidarietà tra popoli e persone che si stimano.<br>
Mi congratulo coi promotori di quest’opera e con tutti coloro che, generosamente, offrono il proprio sostegno e le proprie conoscenze ai capoverdiani, in particolare ai più sprovvisti di mezzi.”<br>