Il problema è molto diffuso in Capo Verde: le donne che subiscono percosse e maltrattamenti nella propria abitazione sono numerose. Il tema è discusso in varie assemblee, conferenze, workshops, ma il Governo non ha i mezzi per reagire e controbattere questa piaga dilagante.
L’idea è quella di trasformare la Casa Amicizia di Santa Cruz in una casa per ospitare queste donne. La struttura, creata con stanze per essere adibita a b&b e dare lavoro alle mamme di Casa Manuela Irgher, è l’edificio ideale.
Inizialmente si intessono rapporti di collaborazione con le responsabili dell’Icieg (Istituto Capoverdiano per l’Uguaglianza e l’Equità dei Generi) di Praia coinvolgendo anche il vice-Sindaco di Santa Cruz. Dopo vari incontri, basati sulla programmazione dei differenti compiti e sul ‘chi deve fare e che cosa’, si contatta il Comando Centrale della Polizia perché una loro assistenza è basilare. E qui, purtroppo, sorge lo scoglio più grande, tanto grande quanto insormontabile: la Polizia, delegando l’onore alla stazione di Santa Cruz, non è preparata per assumersi un compito così delicato e costante. Oltretutto, il via-vai di poliziotti e le possibili ‘incursioni’ dei mariti (o comunque dei compagni) che destabilizzano l’armonia della Casa, possono creare situazioni di disagio poco consone con la normale vita di Casa Manuela Irgher.
Il problema è molto diffuso in Capo Verde: le donne che subiscono percosse e maltrattamenti nella propria abitazione sono numerose. Il tema è discusso in varie assemblee, conferenze, workshops, ma il Governo non ha i mezzi per reagire e controbattere questa piaga dilagante.
L’idea è quella di trasformare la Casa Amicizia di Santa Cruz in una casa per ospitare queste donne. La struttura, creata con stanze per essere adibita a b&b e dare lavoro alle mamme di Casa Manuela Irgher, è l’edificio ideale.
Inizialmente si intessono rapporti di collaborazione con le responsabili dell’Icieg (Istituto Capoverdiano per l’Uguaglianza e l’Equità dei Generi) di Praia coinvolgendo anche il vice-Sindaco di Santa Cruz. Dopo vari incontri, basati sulla programmazione dei differenti compiti e sul ‘chi deve fare e che cosa’, si contatta il Comando Centrale della Polizia perché una loro assistenza è basilare. E qui, purtroppo, sorge lo scoglio più grande, tanto grande quanto insormontabile: la Polizia, delegando l’onore alla stazione di Santa Cruz, non è preparata per assumersi un compito così delicato e costante. Oltretutto, il via-vai di poliziotti e le possibili ‘incursioni’ dei mariti (o comunque dei compagni) che destabilizzano l’armonia della Casa, possono creare situazioni di disagio poco consone con la normale vita di Casa Manuela Irgher.